Negli ultimi decenni si è visto come l’aspettativa di vita sia notevolmente aumentata.
In conseguenza di ciò si è potuto assistere anche ad un aumento della popolazione anziana con patologie croniche o disabilità di vario genere. Bisogna però sottolineare che l’invecchiamento non va considerato come patologia, piuttosto come un processo fisiologico che va avanti nel corso della vita.
E questo processo non necessariamente implica la mancanza della buona salute e quindi della serenità personale. Il movimento adattato ad ogni fascia d’età e alle caratteristiche individuali di ogni soggetto è un’arma molto efficace contro quelle patologie croniche e disabilitanti, inoltre aiuta a mantenere una buona qualità di vita anche dal punto di vista delle relazioni sociali.
I benefici a cui l’attività fisica porta sono vari.
Miglioramento dell’irrorazione sanguigna tramite un miglioramento delle prestazioni del cuore; ottimizzazione del rapporto tra massa grassa e massa magra; miglioramento delle performance muscolari con acquisizione di maggiore forza, resistenza e coordinazione motoria; miglioramento della circolazione con conseguente diminuzione della pressione arteriosa e maggior deposito di calcio a livello osseo; miglioramento dell’equilibrio psico-fisico soprattutto se l’attività viene svolta in compagnia.
Se è vero che nella terza età si può avere parecchio tempo da dedicare all’attività fisica, è altrettanto vero che bisogna cercare di non strafare attenendosi a quelle che sono le proprie peculiarità fisiche ed eventuale presenza di patologie pregresse.
Lascia un commento