Si tende spesso a far coincidere i disturbi del sonno con l’insonnia. In realtà questo accostamento, a livello clinico, non corrisponde. Vi è capitato di svegliarvi di notte? Vi è capitato di svegliarvi sempre alla stessa ora? Anche se l’insonnia è il disturbo più frequente, non è possibile sottovalutare i disturbi correlati alla qualità del sonno. Esistono individui che dormono poco e male, oppure chi dorme tanto e magari durante il giorno non riesce a stare completamente sveglio.
Diciamo quindi che le fasi del sonno distribuite nelle 24 ore non coincidono con le ore di luce o di oscurità. Questa disfunzione è riconducibile ai cicli circadiani. La qualità del sonno, la pressione sanguigna, la temperatura corporea, la memoria, possono essere correlate ai cicli circadiani.

Possiamo paragonare il tutto come un orologio biologico dove il ritmo luce/ buio non è più connesso con il nostro organismo. Secondo gli orari del giorno il nostro corpo varia le proprie funzioni. Quindi appena alzati dovremmo essere freschi e carichi, la sera è più probabile che saremo sopraffatti da stanchezza e sonnolenza. Pensate che cronologicamente parlando il nostro corpo al tramonto comincia a prepararsi per la fase di riposo per poi concludersi in serata con il riposo e il rilassamento. Quando questi ritmi non sono regolari, è facile associarli a disturbi endogeni e disturbi esterni legati al ritmo luce/buio. I ritmi di lavoro, lo stress psicofisico, scarsa motricità, alterazioni dell’umore possono incidere notevolmente sulla qualità del sonno e dello stato ottimale di salute.
Il trattamento funzionale del sonno.
I sistemi ortosimpatico e parasimpatico deputati all’equilibrio del nostro stato, normalmente si alternano durante tutta la nostra vita, in questo caso purtroppo ciò non avviene. Il trattamento funzionale consiste nel riequilibrare il nostro stato, agendo sul sistema nervoso e fasciale, quest’ultimo rappresenta la connessione e comunicazione all’interno del corpo, collegando organi apparati e sistemi diversi.
Si eseguono manovre di digitopressione connettivale in modo da stimolare e ricondizionare i recettori della pelle, creando uno stimolo somatico, responsabile del processo delle informazioni sensoriali associate a stimoli esterni.
Pensate che diminuisce, anche se di pochissimo, la temperatura corporea, in pratica è come se si provocasse un reset corporeo. I risultati sono immediati e spesso riconducono la persona ad un ritmo ottimale sonno/veglia, migliorando la qualità della vita e lo stato psicofisico.
Ricorda, se hai problemi di salute, consulta il tuo medico.
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